martedì 12 luglio 2011

Quel clic

Nella notte dei tempi, prima di incontrare H, prima di pensare anche soltanto di poter diventare madre, prima di tutto, M ha avuto, come tutte le ragazze del mondo, un fidanzato storico.
Il fidanzato storico di M per lei era proprio il principe azzurro, era biondo, aveva grandi occhi celesti, le scriveva bigliettini d'amore, la chiamava con ridicoli nomignoli e le faceva delle fantastiche sorprese.
La portava a Firenze bendata senza dirle niente prima, le organizzava cenette a lume di candela ed era sempre pronto a partire per romantiche fughe.
M era innamoratissima, si sentiva la ragazza più fortunata del mondo, gli dedicava intere discografie del suo cantante preferito, lo seguiva ovunque e non poteva stare nemmeno un giorno senza perdersi nei suoi occhi.
M accanto a lui cresceva, diventava adulta, studiava, si laureava, vinceva borse di studio all'estero e affrontava la vita con la spavalderia e la sicurezza degli innamorati.
Un giorno, dopo sei anni di fughe romantiche, candele, bigliettini d'amore e occhi negli occhi, lui improvvisamente la lasciò in una triste sera di novembre in macchina davanti al portone di m&p.
Lei impazzì di dolore nello scoprire che lui mentre le diceva "ti amo" in tutte le lingue del mondo, si vedeva con un'altra ragazza gia' da un po' e ne mori', a 50 chili scarsi, soffrendo di quel dolore acuto, insopportabile, disperato e profondo che si può provare a 25 anni dopo la fine di un grande amore.

Anni dopo M e il fidanzato storico si incontrarono casualmente, lui iniziò una discreta, ma serrata corte e lei un giorno che ricordera' per sempre, guardando quegli occhi che aveva tanto amato, senti' un clic.
Era il rumore della sua testa che realizzava che non provava più niente per quel tizio. Che non gli interessava quello che raccontava. Che non ne amava la voce e non ne trovava sexy i movimenti. Era il rumore di una porta che si chiudeva, dello scatto di una foto che ferma un attimo che non tornera' piu'. Clic.

Oggi M e quel tizio sono in amichevoli rapporti, si sentono per telefono e qualche volta si incontrano per un saluto. E ogni volta che succede, M non può fare a meno di pensare al momento in cui senti' forte e chiaro quel clic.

Ps. L'altra sera al NS M ha visto un film molto bello. C'e' una scena in cui la protagonista, seduta su una panchina con il suo fidanzato storico che torna dopo averla tradita, sente quello stesso clic. Liberatorio e rasserenante.

3 commenti:

  1. Mi sento sollavata solo a leggerla questa storia!

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  2. poi è arrivato h ....... che è diventato amico di quel "ex" ci gioca a calcetto di tanto in tanto e non lo troava affatto male.
    però ringrazia che le cose siano andate in qs modo altrimenti.......

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  3. dopo numerosi "sbang" contro altrettante porte in faccia a me mi ci e' voluto un "gong" piu' che un "clic" ;>
    firmato ME

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